Mikis Theodorakis, alla Grecia e al mondo.
"Esiste un complotto internazionale che ha l’obiettivo di
cancellare il mio paese. E’ iniziato nel 1975 opponendosi alla
civiltà neo-greca, è continuato con la distorsione sistematica
della nostra storia contemporanea e della nostra identità culturale
e adesso sta cercando di cancellarci anche materialmente con la
mancanza di lavoro, la fame e la miseria.Se il popolo greco non
prende la situazione in mano per ostacolarlo, il pericolo della
sparizione della Grecia è reale. Io lo colloco entro i prossimi 10
anni. Di noi, resterà solo la memoria della nostra civiltà e delle
nostre battaglie per la libertà.
Fino al 2009 il problema economico non era grave. Le
grandi ferite della nostra economia erano la spesa esagerata
per la difesa del paese e la corruzione di una parte dei politici e
dei giornalisti. Per queste due ferite, però, erano
corresponsabili anche dei paesi stranieri. Come la Germania, la
Francia, il Regno Unito e gli Stati Uniti che guadagnavano miliardi
di euro da noi con la vendita annuale di materiale bellico. Questa
emorragia continua ci metteva in ginocchio e non ci permetteva di
crescere mentre offriva grandi ricchezze ai paesi stranieri. Lo
stesso succedeva con il problema della corruzione. La società
tedesca Siemens manteneva un dipartimento che si occupava della
corruzione dei nostri politici, per poter piazzare meglio i suoi
prodotti nel mercato greco. Di conseguenza, il popolo greco è
stato vittima di questo duetto di ladri, Greci e Tedeschi, che si
arricchivano sulle sue spalle.
È evidente che queste due ferite potevano essere
evitate se i due partiti al potere (filo americani)
non avessero raccolto tra le loro fila elementi corrotti, i quali,
per coprire l’emorragia di ricchezze (prodotte dal lavoro del
popolo greco) verso le casse di paesi stranieri, hanno sottoscritto
prestiti esagerati, con il risultato che il debito pubblico è
aumentato fino a 300 miliardi di euro, cioè il 130% del Pil.
Con questo sistema, le forze straniere di cui ho detto
sopra, guadagnavano il doppio. Dalla vendita di armi e dei loro
prodotti, prima; dai tassi d’interesse dei capitali prestati ai
vari governi (e non al popolo), dopo. Perché come abbiamo visto, il
popolo è la vittima principale in ambedue i casi. Un esempio solo vi
convincerà. I tassi d’interesse di un prestito di 1 miliardo di
dollari che contrasse Andreas Papandreou nel 1986 dalla Francia, sono
diventati 54 miliardi di euro e sono stati finalmente saldati
nel…2010!
Il Sig. Juncker ha dichiarato un anno fa, che aveva
notato questa grande emorragia di denaro dalla Grecia a causa di
spese enormi (ed obbligatorie) per l’acquisto di vari armamenti
dalla Germania e dalla Francia. Aveva capito che i nostri venditori
ci portavano direttamente ad una catastrofe sicura ma ha confessato
pubblicamente che non ha reagito minimamente, per non colpire gli
interessi dei suoi paesi amici!
Nel 2008 c’è stata la grande crisi economica in
Europa. Era normale che ne risentisse anche l’economia greca. Il
livello di vita, abbastanza alto (eravamo tra i 30 paesi più ricchi
del mondo), rimase invariato. C’è stata, però, la crescita del
debito pubblico. Ma il debito pubblico non porta obbligatoriamente
alla crisi economica. I debiti dei grandi paesi come gli USA e la
Germania, si contano in tris miliardi di euro. Il problema era la
crescita economica e la produzione. Per questo motivo furono
contratti prestiti dalle grandi banche con tasso fino al 5%. In
questa esatta posizione ci trovavamo nel 2009, fino a quando in
novembre è diventato primo ministro Georges Papandreou. Per farvi
capire cosa ne pensa oggi il popolo greco della sua politica
catastrofica, bastano questi due numeri: alle elezioni del 2009 il
partito socialista ha preso il 44% dei voti. Oggi le proiezioni lo
portano al 6%.
Papandreou avrebbe potuto affrontare la crisi economica
(che rispecchiava quella europea) con prestiti dalle banche straniere
con il tasso abituale, cioè sotto il 5%. Se avesse fatto questo, non
ci sarebbe stato alcun problema per il nostro paese. Anzi, sarebbe
successo l’incontrario perché eravamo in una fase di crescita
economica.
Papandreou, però, aveva iniziato il suo complotto
contro il proprio popolo dall’estate del 2009, quando si è
incontrato segretamente con il Sig. Strauss Kahn per portare la
Grecia sotto l’ombrello del FMI (Fondo Monetario Internazionale).
La notizia di questo incontro è stata resa pubblica direttamente dal
Presidente del FMI.
Per passare sotto il controllo del FMI, bisognava
stravolgere la situazione economica reale del nostro paese e
permettere l’innalzamento dei tassi d’interesse sui prestiti.
Questa operazione meschina è iniziata con l’aumento “falso”
del debito interno, dal 9,2% al 15%. Per questa operazione criminale,
il Pm Peponis ha chiesto il rinvio a giudizio per
Papandreou e Papakostantinou (Ministro dell’economia). Ha seguito
la campagna sistematica in Europa di Papandreou e del Ministro
dell’economia che è durata 5 mesi, per convincere gli europei che
la Grecia è un Titanic pronto per andare a fondo, che i greci sono
corrotti, pigri e di conseguenza incapaci di affrontare i problemi
del paese. Dopo ogni loro dichiarazione, i tassi d’interesse
salivano, al punto di non poter ottenere alcun prestito e di
conseguenza il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Centrale
Europea hanno preso la forma dei nostri salvatori, mentre nella
realtà era l’inizio della nostra morte.
Nel Maggio del 2010 è stato firmato da un solo Ministro il famoso
primo accordo di salvataggio. Il diritto greco, in questi casi,
esige, per un accordo così importante, il voto favorevole di almeno
tre quinti del parlamento. Quel primo accordo è dunque
illegale. La troika che oggi governa in Grecia, agisce in modo
completamente illegale. Non solo per il diritto greco ma anche per
quello europeo.
Dal quel momento fino ad oggi, se i gradini che portano
alla nostra morte sono venti, siamo già scesi più della metà.
Immaginate che con questo secondo accordo, per la nostra “salvezza”,
offriamo a questi signori la nostra integrità nazionale e i nostri
beni pubblici. Cioè Porti, Aeroporti, Autostrade, Elettricità,
Acqua, ricchezze minerali ecc. ecc. ecc. i nostri monumenti
nazionali come l’Acropolis, Delfi, Olympia, Epidauro ecc. ecc.
ecc.; perché con questi accordi abbiamo rinunciato ad eventuali
ricorsi.
La produzione si è fermata, la disoccupazione è
salita al 20%, hanno chiuso 80.000 negozi, migliaia di piccole
fabbriche e centinaia di industrie. In totale hanno chiuso 432.000
imprese. Decine di migliaia di giovani laureati lasciano il paese che
ogni giorno si immerge in un buio medioevale. Migliaia di cittadini
ex benestanti, cercano nei cassonetti della spazzatura e dormono per
strada. Intanto si dice che siamo vivi grazie alla generosità
dei nostri “salvatori”, dell’Europa, delle banche e del Fondo
Monetario Internazionale. In realtà, ogni pacchetto di decine di
miliardi di aiuti destinato alla Grecia torna per intero indietro
sotto forma di nuovi incredibili tassi d’interesse.
E siccome c’è bisogno di continuare a far funzionale
lo stato, gli ospedali, la troika carica di extra
tasse (assolutamente nuove) gli strati più deboli della società e
li porta direttamente alla fame. Un’analoga situazione di
fame generalizzata l’avemmo all’inizio dell’occupazione nazista
nel 1941, con 300.000 morti in 6 mesi. Adesso
rivediamo la stessa situazione. Se si pensa che l’occupazione
nazista ci è costata 1 milione di morti e la distruzione totale del
nostro paese, com’è possibile per noi greci accettare le minacce
della sig.ra Merkel e l’intenzione dei tedeschi di installare un
nuovo gaulaighter… e questa volta con la cravatta…
E per dimostrare quant’è ricca la Grecia e quanto
lavoratori sono i greci, che sono coscienti del Obbligo di Libertà e
dell’amore verso la propria patria, c’è l’esempio di come si
reagì all’occupazione nazista dal 1941 all’Ottobre del 1944.
Quando le SS e la fame uccidevano 1 milione di persone e la Vermacht
distruggeva sistematicamente il paese, derubando la produzione
agricola e l’oro dalle banche greche, i greci hanno fondato il
movimento di solidarietà nazionale che ha sfamato la popolazione ed
hanno creato un esercito di 100.000 partigiani che ha costretto i
tedeschi ad essere presenti in modo continuo con 200.000 soldati.
Contemporaneamente, i greci, grazie al proprio lavoro, sono riusciti
non solo a sopravvivere ma a sviluppare, sotto condizioni di
occupazione, l’arte neo greca, soprattutto la letteratura e la
musica.
La Grecia scelse la via del sacrificio per la libertà
e la sopravvivenza. Anche allora ci colpirono senza ragione e
noi rispondemmo con la Solidarietà e la Resistenza, e siamo riusciti
a vincere. La stessa cosa che dobbiamo fare anche adesso con
la certezza che il vincitore finale sarà il popolo greco. Questo
messaggio mando alla Sig.ra Merkel ed al Sig. Schäuble, dichiarando
che rimango sempre amico del Popolo Tedesco ed ammiratore del suo
grande contributo alla Scienza, la Filosofia, l’Arte e soprattutto
alla Musica! E forse, la miglior dimostrazione di questo è che tutto
il mio lavoro musicale a livello mondiale, l’ho affidato a 2 grandi
editori tedeschi “Schott” e “Breitkopf” con cui ho un’ottima
collaborazione.
Minacciano di mandarci via dall’Europa. Ma se
l’Europa non ci vuole una volta, noi, questa Europa di Merkel e FMI, non la vogliamo dieci volte.
Siamo sopravvissuti nei secoli, in condizioni molto
difficili ed è certo che se ci porteranno con la forza, con la
violenza, al penultimo gradino prima della nostra morte, i Greci, non
solo sopravvivranno ma rinasceranno. In questo momento presto tutte
le mie forze all’unione dinamica del popolo greco. Sto cercando di
convincerlo che la Troika e l’FMI non sono una strada senso unico.
Che esistono anche altre soluzioni. Guardare anche verso la Russia
per una collaborazione economica, per lo sfruttamento delle nostre
ricchezze minerarie, con condizioni diverse, a favore dei nostri
interessi.
Per quanto riguarda l’Europa, propongo di
interrompere l’acquisto di armamenti dalla Germania e dalla
Francia. E dobbiamo fare tutto il possibile per prendere i nostri
soldi, che la Germania ancora non ha saldato dal periodo della
guerra. Tale somma ad oggi è quasi 500 miliardi di euro!!!
L’unica forza che può realizzare questi cambiamenti
rivoluzionari è il popolo greco, unito in un enorme Fronte di
Resistenza e Solidarietà, per mandare via la troika (FMI e
Banche) dal paese. Nel frattempo devono essere
considerati nulli tutti gli accordi illegali (prestiti, tassi
d’interesse, tasse, svendita del paese ecc.). naturalmente, i loro
collaboratori greci, che sono già condannati nella coscienza
popolare come traditori, devono essere puniti.
Per l’Unione di tutto il Popolo stò dedicando tutte
le mie energie e credo che alla fine ce la faremo. Ho fatto
la guerra con le armi in mano contro l’occupazione nazista. Ho
conosciuto i sotterranei della Gestapo. Sono stato condannato a morte
dai Tedeschi e sono vivo per miracolo. Nel 1967 ho fondato il PAM, la
prima organizzazione di resistenza contro i colonnelli. Ho agito
nell’illegalità contro la dittatura. Sono stato arrestato ed
imprigionato nel “mattatoio” della dittatura. Alla fine sono
sopravvissuto e sono ancora qui.
Oggi ho 87 anni ed è molto probabile che non
riuscirò a vedere la salvezza della mia amata patria. Ma morirò con
la mia coscienza tranquilla, perché continuo a fare le mie battaglie
per gli ideali della Libertà e del Diritto fino alla fine."
Mikis Theodorakis, Atene 2012