* Fabrizio Barca: Il Pd ha davvero bisogno di leader carismatici?

In nome di questa narrativa abbiamo avuto due riforme elettorali
mirate a dare più potere e stabilità al governo. Abbiamo avuto ben tre
"partiti" della società civile affidati a un "proprietario", a un
mattatore e a un tecnico. I partiti di centrosinistra che popolano oggi
il Partito democratico hanno avuto 14 leader. Di governi ne abbiamo
visti 14 (10 premier) a esito di grandi campagne elettorali ed
entusiasmi delle folle.
I risultati di questo quarto di secolo sulla nostra qualità della
vita, nonostante l'energia e l'impegno di tanti grumi della società,
sono pari a zero. Produttività ferma, uscita di Lombardia e Emilia
Romagna dal pacchetto di testa delle regioni d'Europa per competitivitá,
Sud bloccato, esclusione sociale e ineguaglianza in aumento,
depressione culturale. E' mai possibile predicare oggi le stesse cose
che hanno dato questi esiti?
Non sorge il dubbio che stiamo sbagliando e che bisogna cambiare
rotta? Che, certo, ci vogliono leader carismatici, ma dietro devono
avere una squadra e una strategia frutto di fatica e dibattito? Che ciò
che manca per governare l'Italia non è il potere ma la partecipazione e
il presidio moderno dell'attuazione? Che la squadra, la strategia e la
partecipazione hanno bisogno di un partito-palestra, innovativo,
strumento della società?
Molti, come me, legano il loro voto al Congresso a posizioni chiare
dei candidati a segretario su questi e altri contenuti. É da queste
posizioni che può venire quel confronto acceso sul merito che é
condizione di vero cambiamento.
* Riporto perchè condivido integralmente, ma applicherei la riflesione non al solo PD.
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