sabato 23 novembre 2013

A Pippo Civati non far sapere...

L'unico candidato paranormale-paracredibile-paravotabile alle primarie del PD dell'Immacolata, Giuseppe detto Pippo Civati ha dato all'universo mondo la dimostrazione che il Partito Dementi (non De Menti) non è nè un partito, nè democratico, nè tantomeno come si diceva una volta "di Sinistra".
Lo dico chiaro: se l'8 dicembre, trovandomi in stato di ebbrezza e sotto effetto di stupefacenti, mi fosse venuta la balzana idea di andare a regalare due euro al PD avrei votato Civati perchè è convincente, non si atteggia, non ha padri putativi politici, non è sostenuto dai ras locali del partito in nessuna parte d'Italia (contrariamente a certi rottamatori a corrente alternata), qualche idea di cosa sia la sinistra ce l'ha, insomma mi piace e mi piace la sua comunicazione. Perciò si prende gli schiaffi in questo post.  
Qualche giorno fa la Camera ha votato sulla fiducia al Ministro della Giustizia Cancellieri.C'è da dire che Civati si era espresso con chiarezza e con argomentazioni più che condivisibili, di buon senso: le dimissioni della Cancellieri sono atto politico dovuto per ragioni morali e di opportunità politica. Una posizione da sinistra vera di qualche decennio fa, di quando a sinistra non si esultava "abbiamo una banca!" da parte di uno dei pochissimi pdini che non ha mai votato la fiducia alle larghe intese (contrariamente ai pasdaràn di certi pseudorottamatori). Il buon Pippo proponeva pure di presentare lui stesso una mozione di sfiducia, visto che per dispetto ai 5stalle non si poteva votare la loro. Ma nel PD, come si sa, un attimo che ti distrai e zac! sei fottuto. Infatti.. Arriva il giorno del voto, Letta palle d'acciaio fa la voce grossa e il pd vota compatto la fiducia ad Annamariacuoredoro Cancellieri.
Punti interrogativi come se piovesse: ma Pippo? forse non c'era, forse ha avuto un attacco di dissenteria? lo hanno chiuso in uno sgabuzzino??No, ha votato in conformità al Gruppo, cioè si alla fiducia, cioè smentendo se stesso e chi lo segue.
Le risposte sul perchè in un'utile intervista di Alessandro Gilioli sul blog "Piovono Rane" per L'espresso : il titolo è già eloquente "cosa dovevo fare uscire dal PD?" chi è interessato se la va a leggere con comodo, è istruttiva.
La morale di questa favola al contrario è che nel PD ci sono tantissime brave persone che lavorano, s'impegnano, ci credono e lo vorrebbero "il principale partito della sinistra italiana ed europea" (cit.Massimo D'Alema), alcune di queste persone siedono anche in Parlamento (Civati, Mineo ed altri) ma sono completamente immobilizzate dal fatto di essere nel posto sbagliato, in un partito non-partito, non-democratico, non-riformista, non-progressista,non-di-sinistra, con una base valoriale ed etica che resta sulla carta e resta lettera morta. Ciò lo rende una Scelta Civica un pò più grande, un PD-L senza L e senza B. e soprattutto lo rende perdente nel Paese. "Ma continuiamo così, facciamoci del male.." (cit.Nanni Moretti).
Resta la domanda "Cosa dovevo uscire dal PD?" Si Pippo, si doveva uscire dal PD, ma già da un pò di tempo.. Perchè più tempo ci stai, più la tua credibilità viene erosa, la tua capacità d'incidere spuntata e neanche la Madonna dell'Immacolata ti può fare il miracolo.


 

    



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