giovedì 24 ottobre 2013



Senza Parole, alè...

mercoledì 23 ottobre 2013

  Serve la politica...

"Ragazzi non bastano i cortei, non basta la vostra meravigliosa passione per battere le guerre, l’ingiustizia, il bisogno. 
Serve la politica per vincere . La politica che incida nel potere. Come facciamo per far diventare la vostra speranza “potere politico” ? Questo è il problema che avete davanti. Un corteo bello e ardente non è ancora politico. Quali sono le vostre armi ? Non le vedete ? Ci sono..! Sono in quel libretto che i vostri padri chiamarono Costituzione, dopo aver conquistato il diritto a scriverlo con la Resistenza . 
La forza del pacifismo è la legalità, che è in contrasto con l’illegalità di chi fa la guerra, pratica ingiustizia, affama nel bisogno. L’illegalità rimane nei governi e negli stati. La vostra pacifica passione deve portare i suoi argomenti e la sua forza non solo nelle piazze , ma negli stati e nei luoghi del potere. 
E’ un obiettivo ambiziosissimo che dovete darvi : costruire un potere di pace . Nessuno c’è finora riuscito: il potere è sempre armato, è sempre stato in guerra. Noi abbiamo perso, nel volerlo costruire, imparate da noi, dalle nostre sconfitte. Voi potete farcela. 
Auguri per il vostro lungo viaggio" . 

Pietro Ingrao, un ragazzo del 1915

lunedì 21 ottobre 2013

domenica 13 ottobre 2013

Aforisma del Clown



Avere Grillo dopo vent'anni di Berlusconi è come prendersi una diarrea dopo aver fatto la chemio per guarire da un tumore: ci si può morire.

venerdì 11 ottobre 2013

Chi guida e chi è guidato

A Servizio Pubblico, Santoro dà un consiglio a Landini: guarda che Grillo quando dice certe cose, le dice perchè c'è nel paese un sentire il problema immigrazione in un certo modo. E Grillo sa che dicendo certe cose intercetta un certo consenso.
Pensavo che Grillo fosse un idiota (politicamente parlando), ma mi sbagliavo: è un mascalzone.
Sull'abrogazione del reato di immigrazione clandestina, passata con il sostegno di alcuni parlamentari 5 stalle il Grilletto Nervoso ha twittato: se avessimo detto questa cosa in campagna elettorale avremmo raccolto percentuali da prefisso telefonico. 
Adesso, per farla breve si potrebbe dire: siccome uno vale uno e tu sei uno, i tuoi senatori votano uno per uno come vogliono. 
Per farla lunga invece dico quello che capisco: 
1. il movimento 5 Stalle, evidentemente, replica lo schema di forzaitaliota del fare i sondaggi per prendere di conseguenza le decisioni;
2. nel movimento 5 Stalle, evidentemente, uno non vale uno perchè si fa quello che dice Beppe, dunque Beppe vale tutto;
3. il movimento 5 stalle, evidentemente, può prendere decisioni solo sul programma sottoscritto (che non esiste) per tutto il resto c'è la voce del padrone. E' fregna la democrazia diretta! 
4. mi fa ampiamente schifo e ribrezzo vedere un mascalzone, che pontifica della sua superiore biodiversità rispetto ad ogni altro italiano che fa politica, fare calcoli elettoralistici su una tragedia immane come quella di Lampedusa. Complimenti!
Al fine di contenere i conati di vomito esco dal caso specifico e rifletto sul consiglio di Santoro e mi chiedo chi guida e chi sia guidato: c'era una volta il leader che esercitava la sua leadership prendendo decisioni sulla base di principi, valori, ideologia (ma che brutta parola) e comunicava le decisioni ed i principi che le ispiravano alla sua base elettorale. Tutto il resto è canna del gas, è cavalcare gli umori di pancia istantanei per guadagnare uno zero virgola in più. Tutto il resto è stata la politica italiana degli ultimi vent'anni, con i risultati che abbiamo sotto gli occhi.  
Se il leader va dietro alle chiacchiere che sente la mattina al bar mentre prende il caffè, che leader è?  e se il parlamentare non ha alcuna autonomia decisionale allora che ci va a fare in parlamento? Allora riduciamo i parlamentari a 8 : Berlusconi (perchè c'ha le televisioni), Grillo (perchè è lui che c'ha i voti), gli altri sei sono del PD (perchè non si capisce chi comanda) e risparmiamo un pò di stipendi. 
Viveteci voi nella democrazia del web dove il leader decide chi sta dentro e chi sta fuori e gli altri attendono l'ordine per respirare. Io voglio vivere in una Repubblica dove i partiti sono partiti, dove la gente si iscrive e determina chi è il suo leader sulla base delle idee.
Scusate la pretesa.
  

martedì 8 ottobre 2013

L'angolo del populista 
(post generati da una digestione difficoltosa)

Sostiene Sua Maestà Re Giorgio che si vergogna quando va in Europa dei continui richiami rispetto alle condizioni dei carcerati in Italia. E' perciò che con viva e vibrante soddisfazione che sollecita il Parlamento ad occuparsi del problema suggerendo indulto o amnistia.  
Ora io dico: Giorgetto caro, quando vai in Europa dovresti vergognarti di altre cosette più che delle condizioni delle carceri italiche, tipo la trattativa stato-mafia e la viva e vibrante distruzione delle intercettazioni tra la tua Maestà e Nicola Mancino (giusto per dirne una); poi ricorderei che già nel 2006 il Parlamento ha concesso indulto per tentare di risolvere lo stesso problema con risultati ridicoli, te lo ricordi Giorgetto o l'alzheimer ha fatto il suo lavoro? le condizioni di vita nelle carceri non si migliorano facendo uscire al più presto un pò di gente, non ti pare? ma magari diminuendo la densità di carcerati, aumentando il numero delle guardie, prevedendo per i reati minori, e non recidivi, misure di graduale reinserimento sociale (ma per davvero, non per finta) e costruendo un po' di penitenziari moderni dove la gente che ci lavora e chi sopporta la pena non si suicida. Magari eh, però può essere che hai ragione tu.
Naturalmente il cittadino 5 Stalle, furbo come una faina, sostiene che l'uscita di Re Giorgio sia dovuta al tentativo di salvare B. Ah cittadì, dormi tranquillo, indulto o amnistia non si applicano a reati contro la Pubblica Amministrazione. Come al solito hai capito tutto!  

domenica 6 ottobre 2013

Quattro cani per strada...

Dice una vecchia canzone di De Gregori:
" Quattro cani per strada.
Il primo è un cane di guerra
e nella bocca ossi non ha e nemmeno violenza.
Vive addosso ai muri e non parla mai,
vive addosso ai muri e non parla mai.
Il secondo è un bastardo che conosce la fame e la tranquillità
ed il piede dell'uomo e la strada.
Ogni volta che muore gli rinasce la coda.
E il terzo è una cagna, quasi sempre si nega,
qualche volta si dà e semina i figli nel mondo.

Perchè è del mondo che sono figli, i figli.
[...]
Il quarto ha un padrone,
non sa dove andare, comunque ci va,
va dietro ai fratelli e si fida.
Ogni tanto si ferma a annusare la vita, la vita."


Nel fine settimana di crisi aperta e chiusa da B. con triplo salto carpiato e lieto fine in stile fratelli Grimm, a pensarci, si sono visti i quattro cani all'opera per disegnare il finale da opera buffa che è ormai la quotidinianità politica di questo Paese. Così, ridendo e scherzando, mentre vi divertite ad individuare i quattro cani, fermatevi un attimo a riflettere su due dettagli: il miserevole stato psichiatrico del PD, dei suoi dirigenti, dei suoi opinion leader così disabituati a gioire per una vittoria o un risultato concreto ottenuto che festeggiano anche quando non hanno niente da festeggiare; la straordinaria occasione, perduta al fotofinish, di cambiare radicalmente il quadro politico italiano. 
Se il coraggio di Alfano e Formigoni fosse durato più di cinque minuti, avrebbero spaccato il PDL e formato gruppi autonomi in Camera e Senato. Così avrebbero avuto il tempo, da qui al 2015, di creare in Italia una destra moderna ed europea prosciugando il bacino conservator-populista del Cavaliere Dimezzato, con enormi benefici per l'immagine del Paese nel mondo e per l'intero sistema politico. Invece no, la fellonia dei nani con l'ombra da giganti, il colpo di coda last minute di Dudù-silvietto e l'ingordigia del servo che intende prendersi tutta la proprietà del padrone ci riportano al punto di partenza. Coitus interruptus.
Alfano adesso vuole tutto il PDL, Berlusconi glielo darà (o gli darà l'impressione di darglielo) nel frattempo ha un anno di tempo per continuare a condizionare il governo (che avete da esultare a sinistra?), per epurare o ricomprare i ribelli e restare lui il capo-bastone della tribù. L'occasione è persa e la si racconterà come una manovra di palazzo, più o meno riuscita. Direi meno. Ma era una giornata importante per isolare definitivamente Berlusconi e far uscire i suoi problemi giudiziari una volta per tutte dall'agenda del Paese. Era importante per tutti e soprattutto per il campo di sinistra, dove l'ottimo Enrichetto dimostra capacità tattiche di rilievo, ma oltre queste non vedo motivi di gioia: il PDL continuerà ad essere un osso duro da rosicchiare con i soldi del capo, le tv del capo, e i barbari leghisti al soldo del capo.    
Nel frattempo..
Renzi mugugna: se Letta allunga il brodo del governo il suo profilo da berluschino toscano, costruito andando ad Amici vestito da Fonzie, potrebbe non essere più attuale ed utile per vincere le primarie per la premiership.
Biancofiore vittima del sistema: seguendo il bastone del padrone ha rassegnato le dimissioni da sottosegretario, sembra che Letta non le abbia respinte! ahah!!! un vecchio detto democristiano diceva "non dare mai le dimissioni, qualcuno potrebbe accettarle!" Adesso la falchetta pentita non ha idea di che pesci pigliare: pesce d'aprile!  
Il Movimento 5 Stalle continua a fare un'opposizione pugnace ed efficace: dopo l'interrogazione parlamentare sulle scie Kimike e il disegno di legge sulla coltivazione della canapa (che cambierà per sempre le nostre vite, è chiaro!) Grillo minaccia il Paese "se non ci date il 51% alle prossime elezioni me ne vado!". Che elevatissimo spirito democratico! No a Bè, ti prego rimani, facciamoci un altro bicchiere insieme e poi andiamo via. Organizzare un V-day per mandarlo a fanculo in coro no?   

Mah, beviamoci su..