lunedì 24 marzo 2014

Neonazionalismi e vaffanculò alla tartare

Le amministrative d'oltralpe ci consegnano un'anteprima delle Europee di maggio prossimo: vince, quasi ovunque si sia prentato, il Front National di Marine Le Pen e vince al primo turno o nel peggiore dei casi estromette la destra o la sinistra dal ballottaggio. Ma non esultate piccoli fascistelli italici, ritraete la manina destra tesa che non è la vostra vittoria. 
La vittoria, pur parziale, della signora Marina La Pena non è un revival del fascio littorio o della repubblica di Vichi e non è inedita. Il molto meno affascinante padre di lei ottenne lo stesso risultato nel 2002. Può succedere... se la sinistra non fa più politiche di sinistra perchè è più moderno fare la destra, e se la destra fa il gossip con le chansonnier italiche. In realtà il voto al Front National è un vaffanculo al bipolarismo di schemi alternativi solo sulla scheda elettorale ma che poi rendono conto agli stessi interlocutori e lasciano senza interlocutori fette sempre più ampie della società. 
Marina La Pena invita adesso tutti gli antieuropeisti ad unirsi: pronto Salvini a rispondere "Presente!". Perchè c'è sempre bisogno del Nemico Esterno di orwelliana memoria. Il refrain del "ce lo chiede l'Europa" ha fatto il suo effetto: colpevole di tutto è sempre l'Europa che ci vincola, ci opprime, limita le nostre libertà. Ma che ci sta in Europa? Bin Laden buonanima? il barone De Sade? O sarà che per decenni al Parlamento Europeo (peraltro privo di poteri d'indirizzo politico) si è mandato sempre un esercito di trombati delle elezioni nazionali, sarà che anzichè mandarci i migliori ci si è parcheggiata Iva Zanicchi (Iva Zanicchi!!!) o se si è considerato il cimitero degli elefanti degli Occhetto o dei Cofferati. Che ti puoi aspettare? Se i membri della Commissione Europea vengono indicati dai singoli governi nazionali con criteri da manuale Cencelli, che ti puoi aspettare?
Compagni, che fare? Si diceva una volta.. "Il momento è grave, ma non serio!" (cit.E.Flaiano).  Tornare alla Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio? Uscire dall'Euro e tornare al Fiorino? Agli euroscettici a 5stalle e no, propongo una via d'uscita. Lo strapotere tedesco, le austere politiche dei burocrati continentali si combattono solo in un modo: abbassando il tasso di nazionalismo dei singoli Paesi. Se la Merkel prima di sentirsi tedesca, un giorno si sentirà europea si preoccuperà delle condizioni di Spagna, Grecia e Portogallo come si è preoccupata della Germania Est. Se gli europei riuscissero a sentirsi tali prima di sentirsi padani, baschi e catalani si potrebbero realizzare politiche sociali ed economiche eque da Estoril a Berlino e da Copenhagen a Lampedusa. Si potrebbe realizzare allora il sogno di questi neonazionalisti: una Patria con la bandiera blu e le stelle d'oro. L'unica Nazione in grado oggi di affrontare alla pari le sfide globali che pongono Cina, India, Usa e Brasile. Altrimenti dove va la piccola Francia di Marina La Pena? Altrimenti il futuro sarà un'Europa divisa in staterelli saccheggiati dai lanzichenecchi russi, cinesi, arabi e indiani. A voi la scelta. Io sto con l'Europa dei Popoli verso il popolo europeo perchè dove c'è più coesione c'è più uguaglianza e se c'è uguaglianza si attenua la tentazione del pesce tedesco di papparsi il pesciolino greco o italiano.
Neonazionalisti ed euroscettici, la risposta è dentro di voi, però è sbagliata!

Per favore, alle Europee non votiamo come al solito con l'intestino crasso, proviamo a votare con la testa. Così, per vedere l'effetto che fa..

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