lunedì 17 marzo 2014

Il ritorno nel seno della Grande Madre Russia





















La Crimea approva con un referendum il ritorno tra le braccia della Grande Madre Russia. L'annuncio della consultazione referendaria era stata salutata con favore dal più grande statista italiano: Sua Democraticità Beppe Grillo. 
Il risultato è stato del 96,6% a favore dell'annessione (non è ancora chiaro in quale forma) alla Libera repubblica russa con la partecipazione di tre elettori su quattro. Gli osservatori europei inviati a vigilare sulla regolarità riportano giudizi tranquillizzanti:  Fabrizio Bertot (europarlamentare Forza Italia) "una votazione tranquilla, simile a quelle che avvengono in Italia". Beh, se lo dice lui...
Usa e UE invece la definiscono illegale. Il clown non lo sa se è stata illegale, ma sospetta che avendo un carrarmato russo puntato contro la finestra di casa, anche lui sarebbe uscito tranquillo per votare si ai fratelli russi.
Tutte le pippe sulla russofonia, sugli aspetti storici che da sempre rendono la Crimea una penisola russa si infrangono qui: sul cingolo dei carrarmati di Putin. Se la scelta fosse stata libera, Mosca non avrebbe avuto bisogno di invadere la penisola, assediare le casereme ucraine, prendere possesso del porto e tenere di stanza sul suolo ucraino 20000 soldati. Così pare al clown.. Poi c'è da dire che Putin è personcina liberale e moderata, come si sa: uno che al vertice con la Merkel fa arrivare il suo cagnolino di ottanta chili a dieci centimetri dalle gambe della tedesca, nota cinofoba. Quindi come fai a sospettare che qualcosa non vada?
Inoltre la risposta Ue è debole e farraginosa, come al solito. Questa debolezza allontana gli europei dall'Europa, figurarsi gli ucraini. Putin fa il comodo suo in Crimea, come lo fece in Cecenia, perchè sa che non pagherà pegno: nessuno gli presenterà il conto. E il cittadino crimeo sceglie il padre-padrone russo, alla distratta ed incapace mamma Europa. 

Sarebbe il caso di ricordarsene il 25 maggio, intanto prevedo guai...  

2 commenti:

  1. http://www.lastampa.it/2014/03/06/blogs/underblog/ucraina-se-il-nuovo-corso-filooccidente-include-lultradestra-neonazista-2YWGk0SQMvsmnG3qTLVmbO/pagina.html

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  2. E dunque Anonimo? non mi piace affatto la vulgata secondo la quale in Ucraina si combattono due destre (quella filorussa e quella nazionalista/nazista). Credo che la situazione sia un pò più complicata di così e credo sia difficile dare un giudizio netto da qui tranne che su una cosa: quando si afferma che Yanukovich abbia vinto regolari elezioni. Seguo l'Ucraina dalla rivoluzione arancione, dalla carcerazione di Yulia Tymoshenko, dall'avvelenamento di Victor Yushenko per sapere che non ci sono state libere elezioni. Dunque, se non ci sono state libere elezioni, per me la caduta di Yanukovich è festa.
    Starebbe ora all'UE rafforzare l'esecutivo in carica in modo da rimettere in riga Mosca e consentire la marginalizzazione degli ultranazionalisti. Se ne fosse capace... ma lo sarà? L'impotenza dell'Unione sullo scacchiere internazionale dovrebbe convincere i cittadini europei a votare il 25 maggio per formazioni che sostengono una maggiore integrazione, e non a disperdersi in euroscetticismi/veteronazionalismi che renderanno il Continente sempre più ai margini dello scacchiere internazionale.
    Io farò così.

    grazie per il contributo!

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