venerdì 13 giugno 2014

La fine dei decisionisti



C'è qualcosa di nuovo in Italia, qui si riforma con la mitraglia. C'è un Presidente del Consiglio che non segue alcun consiglio. C'ha due denti da coniglio, è un decisionista di gran piglio. Sguscia via tra tipi loschi con l'aiuto della Boschi. Buona quella, per di più, lo si può dire anche senza "u". Civatiani e dissidenti se li mastica tra i denti, se non stai coi vincitori dal partito resti fuori. E quei vecchi del pd, che ci fanno ancora qui? Già si sa che è così: il trionfo personale, non dà tempo a blaterare! Perditempo e lavativi, son per voi tempi cattivi, qui si marcia notte e dì per la maggior gloria di quello lì. La riforma costituzionale senza men si deve fare: è un pasticcio, una manfrina "presto, presto!" una vocina, arriva qui fin dalla Cina. Se per voi è così amar non poter partecipar, c'è la porta, e fuori, il mondo.con un tweet io v'affondo. Pensavate di contar? sciocchi, solo io son la star! Il partito è democratico, tanto quant'io son simpatico! E con queste quattro rime, resti chiaro, son le prime, io continuo a comandar: sono Renzisuperstar! Vi saluto con passione, io son RenziNapoleone!

Il cesarismo politico, di cui su questo blog ogni tanto avrete avuto modo di leggere, è il peggiore dei mali di questo Paese. La retorica dell'uomo solo al comando che vince le resistenze e gli inciampi che incontra lungo il suo luminoso cammino, si arricchisce di nuovi episodi. L'aspetto inedito è la sua coniugazione in quello che ama definisrsi "il maggior partito della sinistra italiana" (alèèè!!). Finora questi gran pezzi d'uomini con la mascella d'acciaio li aveva prodotti la destra fascista e la destra berlusconista, oggi si sperimenta a sinistra ma i caratteri sono gli stessi e ci sono tutti: indispensabilità del leader per arrivare alla vittoria, piglio più autoritario che autorevole, assoluta intolleranza a qualsiasi moderatissima obiezione al dettato del capo, e poi aspetti "futuristici": velocità, pseudo-efficienza, adorazione del nuovo/condanna del vecchio (nel senso delle persone, delle procedure, dei modi e delle idee). Prendiamo ad esempio il caso Mineo. Il buon Corradino è un pò anziano (sarà vicino ai sessanta) e già qui parte male! Poi non è renziano (e questo è pure peggio!!), ma di indole collaborativa: si limita a consigliare il Principe, fa proposte (fa proposte? peggio del peggio!! chi si crede di essere?). Per sua grande sventura è (era) Presidente della Commissione Costituzionale al Senato. E' stato appena defenestrato causa disaccordo con la Riforma del bicameralismo del Grande Leader del 40.8%. A suo maggior scorno, il Grande Leader non si è nemmeno sporcato le mani col suo cadavere (Renzi è in oriente e da lì emana editti che ricordano quello di Sofia), ma ci ha pensato la sua casalinga preferita Maria Elena con un colpetto di scopa a scaraventarlo giù come si fa con uno scarafaggio.
La sostanza è: Mineo Chiti e gli altri cosiddetti dissidenti proponevano di discutere la riforma del Senato secondo la proposta di Chiti, anzichè fare una seconda camera con sindaci e presidenti di regione, senatori a vita-temporanei (nel senso che dopo un certo tempo verrebbero soppressi? boh!), il gatto con gli stivali, i sette nani e una delegazione di puffi. Il diktat è : non si discute! in aula ci va la proposta del governo, poi magari ci metti pure la fiducia sopra e deve passare così com'è. Risultato: Mineo defenestrato, macchine avanti tutta!!.
Adesso, da buoni cristiani, ditemi voi: in un partito così ci si può stare? è un partito una roba così? Uomini liberi, semiliberi, liberti, civatiani e non non vi sembra il caso di ascoltare un vecchio consiglio del clown? non è ora che scendiate da quell'aereo più pazzzo del mondo che è il PD? Meditiamo...

P. S. ero preoccupato nello scrivere questo post, mi poteva toccare per una volta dar ragione ai grillini "hai visto che pure nel pd si fanno le epurazioni? e senza neanche votazione online!" Grazie a Dio il buon Luigi Di Maio mi ha salvato da questa eventualità, dichiarando che bene ha fatto il pd ad eliminare Mineo visto che era in disaccordo con la maggioranza del suo partito. Ammazza che statista! Ecco, grazie Di Maio, per avermi ricordato che la maggioranza ha sempre ragione! e che le minoranze, per innocue che siano, vanno buttate fuori a calci in culo!

P.P.S. Nota storica. Ricordate ai decisionisti la fine dei loro predecessori: Napoleone Bonaparte è morto da solo su uno scoglio, Benito Mussolini è finito a testa in giù a Piazzale Loreto e quell'altro è un vecchio rincoglionito che passa le mezze giornate a tediare anziani in un ospizio. Pensateci un attimo.           

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